Design, architettura e arte: una conversazione a tre con Raffaele Salvoldi

04.2023

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“Attraverso l’opera realizzata da Raffaele, vogliamo ridare dignità ad ogni singolo frammento di materia prima, lavorando con parsimonia ed evidenziando che non esistono materiali di prima scelta e materiali di scarto, ma tutto sta nella nostra capacità di utilizzare al meglio gli elementi che la natura ci offre”

Due attori coinvolti in un’armonia che parla di co-creazione, centralità dell’essere e sostenibilità

Milano Design Week 2023, un’occasione preziosa per parlare di co-creazione, sostenibilità e personalizzazione. Un punto di partenza importante che apre le danze a un anno ricco di novità all’insegna di questi tre temi, molto cari all’azienda.

Consapevole di lavorare con un materiale naturale raro e prezioso, Salvatori ha sviluppato nel corso degli anni progetti e innovazioni per promuovere un'etica produttiva che minimizza gli sprechi.

Per il 2023, le nuove collezioni dell’azienda, oltre a concentrarsi sul riutilizzo di materiali di scarto, pongono l’enfasi sul concetto di co-creazione: coinvolgono quindi i clienti nel processo creativo, chiamandoli a personalizzare gli elementi d’arredo in modo da riflettere la loro identità e il loro stile.

La straordinaria collaborazione con l'artista emergente Raffaele Salvoldi incarna alla perfezione questa filosofia, con cui l’azienda punta a promuovere progettisti, artisti e opere che mettono al centro l'essere umano e il rispetto per l'ambiente.

Salvoldi, noto per le sue creazioni in legno, si cimenterà per la prima volta nell’utilizzo della pietra naturale realizzando tre imponenti architetture con mattoncini di marmo derivanti dagli scarti di lavorazione.

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L'artista e il suo progetto

Raffaele Salvoldi, direttore della fotografia, nel 2021 intraprende un sorprendente percorso di sperimentazione artistica, dando vita a complesse opere architettoniche realizzate con legnetti e creando affascinanti performance, in principio all’interno di ambienti domestici.

Il suo viaggio artistico inizia durante il lockdown, con una ricerca incentrata sull’unione di due passioni – il legno e l’architettura – che lo accompagnano fin dall’infanzia.

Quando Salvoldi inizia a collaborare con l'azienda produttrice dei mattoncini in legno, le sue costruzioni diventano sempre più grandi e imponenti. Ma, il punto di svolta arriva quando ha l'opportunità di lavorare all'interno di un palazzo neoclassico a Novara: un’esperienza che gli fa comprendere il potenziale del suo progetto e della sua capacità di coinvolgere e di creare una vibrante sinergia tra tutti gli elementi presenti – lo spazio, sé stesso, le creazioni e i visitatori.

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Salvoldi considera la sua performance artistica non come una mostra, ma piuttosto come una finestra aperta su un processo creativo in corso e un'esperienza unica per il pubblico.

L’artista, infatti, non segue un disegno prefissato ma, al contrario, le sue costruzioni nascono da un flusso dinamico e un dialogo intenso tra lui e lo spazio. Una conversazione che permette di integrarle in perfetta armonia nell'ambiente circostante.

Inoltre, ogni sua creazione viene costruita e poi distrutta seguendo un processo che vuole essere sostenibile e interattivo. Questo ciclo di costruzione e demolizione permette all'artista di riutilizzare i legnetti in un'ottica ecologica e di coinvolgere gli spettatori in un'esperienza dinamica e partecipativa.

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Le opere: imponenti architetture in marmo

La collaborazione tra Salvatori e Raffaele Salvoldi si tradurrà in tre straordinarie opere che verranno esposte durante il Salone del Mobile 2023.

Due di esse saranno disposte all'interno dello showroom Salvatori di Via Solferino 11: la prima accoglierà i visitatori all'ingresso, mentre la seconda sarà situata nella sala degli specchi, dove un effetto caleidoscopico moltiplicherà all'infinito la struttura. La terza, invece, verrà realizzata dall'artista durante l'intera settimana del Fuorisalone presso la Boutique di Via Palermo, angolo Largo Treves.

Salvoldi, sperimenterà materiali quali il marmo Bianco Carrara, la Pietra d'Avola e il Grigio Versilia, dando vita a creazioni maestose e audaci. Grazie all'uso della pietra naturale, l'artista è entusiasta di poter finalmente creare pezzi d'arte duraturi e permanenti, in netto contrasto con le sue precedenti costruzioni in legno. La pietra, infatti, gli permetterà di fissarle nel tempo e nello spazio.

In occasione di questo evento, verrà proposta anche una serie limitata di 10 lampade uniche nel loro genere: ovvero, piccole ma complesse opere architettoniche nate dalla sinergia tra la materia, l’artista, il tempo e lo spazio.

Non vogliamo svelare tutti i dettagli di queste affascinanti costruzioni artistiche: vi invitiamo quindi a scoprirle personalmente durante la Design Week, dal 18 al 23 aprile.
Non perdete questa straordinaria occasione per immergervi in una dimensione che unirà arte, design e architettura.

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