Marmo e design: verso una concezione olistica

03.2022

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La naturalezza del marmo è perfetta per lo sviluppo di un design a tutto tondo

La nuova frontiera del marmo: il design olistico

Lo sviluppo del design ha subìto spesso l’influenza dell’ambiente e della cultura nel suo progresso. Negli ultimi anni si vede sempre più l’emergere di una forma di design innovativa, che muta totalmente l’approccio alla progettazione di un oggetto: il design olistico.

Per noi di Salvatori, un approccio di questo tipo è fondamentale e ormai imprescindibile nella nostra lavorazione, ed è diventato parte integrante di tutto il nostro processo produttivo.

Cerchiamo però di capire meglio cosa si intende quando si parla di design olistico. Con riferimento al greco Olos, che significa “tutto”, applicando il termine olistico al design si ottiene un tipo di progettazione che abbraccia l’oggetto in tutte le sue dimensioni.

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Il fine ultimo

Il fine ultimo è creare una sorta di armonia tra i vari aspetti, che riesca di conseguenza a trasmettere serenità e completezza a chi ne usufruisce. Da questa spinta nascono tutti i nostri progetti: dal più semplice portasapone, alla più monumentale vasca da bagno, tutto viene creato per trasmettere emozioni.

L’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente e di origine naturale è una delle basi fondanti di questo innovativo design: in quest’ottica si colloca perfettamente il marmo, rivisitato e lavorato non più nella sua antica e statuaria estetica, ma per accogliere l’uomo in un abbraccio immediato con la natura.

La spinta di Salvatori per la progettazione di elementi di arredo che siano al contempo funzionali e si adattino perfettamente all’uomo e all’ambiente permea ogni progetto: la scelta di marmi e pietre resistenti e molto belli segue la nostra propensione a realizzare progetti di design che facciano sprigionare nelle persone sicurezza e serenità.

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Il design olistico negli arredi Salvatori

Progettare l’arredo della casa da un punto di vista olistico segue diversi dettami: se da un primo punto di vista infatti sarà necessario tenere ben presente il benessere dell’uomo quando si pensa a come disporre gli oggetti (esporre a sud, ad esempio, le aree più vissute della casa permette di trarre un maggiore beneficio dalla luce naturale), anche il tipo di arredi, e come questi sono progettati e realizzati ha un ruolo centrale nel raggiungimento di un’armonia complessiva.

Nell’ottica Salvatori, percepire l’abitazione come uno spazio multisensoriale è imprescindibile. Per questo motivo tutto la nostra progettazione opera per trasmettere emozioni, oltre che bellezza e durevolezza.

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Seguire questo approccio richiede un pensiero che operi a tutto tondo. Linee che rifiniscono la pietra, e la spogliano della sua caratteristica stoicità per portare alla superficie tutto il calore che un materiale dotato di uno stretto legame con la natura porta con sé, si appellano ai sensi della vista e del tatto: un elemento etereo e leggero come la chaise longue Curl, trattiene al suo interno tutta la durevolezza del marmo in un design totalmente inaspettato. Il risultato è un arredo accogliente ed elegante, che arricchisce incredibilmente l’interconnessione tra uomo e ambiente.

Nel suo studio lungo e continuo, Salvatori ha deciso di osare di più, e interpretare la pietra e i suoi profumi.

Per questo motivo abbiamo sviluppato una linea di candele e fragranze per interni che aggiungessero un’ulteriore dimensione all’esperienza umana del design: la nostra linea Essenze diffonde nell’ambiente lussuose note appositamente scelte per rappresentare i nostri marmi.

Dalla pietra, materiale dalla natura profondamente organica, originano profumi che favoriscono un’esperienza dell’ambiente davvero a tutto tondo: una fusione con la natura totale.

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Il design olistico nell’architettura: la Casa Finlandia

Ritrovare un approccio olistico nell’architettura globale di un edificio è più complicato, soprattutto quando si tratta di esterni.

Un primo approccio però lo possiamo già rintracciare nella realizzazione della Casa Finlandia dell’architetto finlandese Alvar Aalto. Realizzato a Helsinki nel 1971, questo edificio, adibito a sala concerti e congressi, rappresentava per l’architetto l’opportunità di regalare alla popolazione un luogo dove potersi sentire a casa, in totale armonia con la musica e il paesaggio naturale.

Era fondamentale riuscire a creare un edificio che si fondesse perfettamente con l’ambiente circostante. In congiunzione con questa idea, l’architetto era anche fermamente convinto che tutto ciò che veniva progettato non dovesse essere soltanto altamente funzionale, ma anche assolvere ai bisogni psicologici e fisici degli individui: da qui derivò il suo rifiuto di utilizzare materiali artificiali, in favore di un impiego di elementi di origine naturale che veicolassero perfettamente l’eterna e ancestrale interconnessione fra uomo e natura.

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Quando si trattò di scegliere i materiali con cui realizzare Casa Finlandia, non ci furono dubbi: per l’esterno e gran parte dell’interno il famoso architetto scelse il candido marmo bianco di Carrara.

Un materiale durevole come il marmo comunica l’eterno linguaggio della natura: immutevole alle mode che si susseguono, affidarsi alla resistenza del marmo è una scelta senza tempo. Sin dalle prime caverne la pietra ha costituito per l’uomo un rifugio ai pericoli del mondo esterno: un valore archetipico che continua tutt’oggi.

Per veicolare l’idea di una casa per il popolo, sicura e accogliente, non esiste materiale migliore del marmo.

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